Regione Calabria: presentato l’osservatorio per l’agricoltura sociale

Regione Calabria: presentato l’osservatorio per l’agricoltura sociale

Piantare un seme per stare meglio: è questa la mission che si prefigge l’agricoltura sociale. Si tratta ormai di una nuova pratica che mira al reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati, attraverso la collaborazione tra il mondo agricolo e quello del terzo settore.
A tal proposito, il 26 luglio, presso l’ente regionale, si è costituito il Tavolo sull’Osservatorio per l’agricoltura sociale, sulla base della normativa nazionale, la 141/2015. E’ costituito da stakeholder del settore e s’impegnerà a sviluppare “interventi e servizi sociali, socio-sanitari, educativi e d’inserimento socio lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, attraverso progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità.”
A presentare il progetto, la dirigente del settore agricoltura Alessandra Celi la quale ha asserito: “L’agricoltura sociale deve essere intesa anche come strumento per diffondere la consapevolezza dell’importanza della qualità delle produzioni partendo dell’educazione alimentare e da quella ambientale e dalla salvaguardia della biodiversità regionale”. La Celi ha poi aggiunto: “l’agricoltura sociale è anche la chiave per contrastare il caporalato e il lavoro sommerso e irregolare in agricoltura, per promuovere la legalità e uno sviluppo economico sano del territorio attraverso la produzione di prodotti biologici e di alta qualità”.
Al momento la Regione sta lavorando al riconoscimento dei requisiti minimi per gli operatori sociali in agricoltura. Gli operatori sono gli imprenditori agricoli e le cooperative sociali il cui fatturato derivante dall’esercizio dell’attività agricola sia superiore al 30% del fatturato complessivo. Le aziende agricole, inoltre, devono porsi in una condizione di svantaggio sociale, creando un’unione tra chi gestisce il mondo del sociale e le imprese agricole. Pier Macrì, del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea), ha spiegato che “il contributo massimo concedibile è pari a 100 mila euro per progetto”. L’aliquota di sostegno è dell’80% della spesa ammessa”. Raffaella Fragale, infine, dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura in Calabria (Arsac), ha anticipato i progetti che partiranno a breve realizzati insieme alla Regione “nel campo del caporalato, dell’attuazione di percorsi di educazione ambientale e alimentare, della formazione per l’inserimento delle aziende nell’elenco delle fattorie sociali, dell’analisi e sviluppo dell’agricoltura sociale in Calabria.

Giuseppe Frandina

Giuseppe