Random Collective-Pugatory Edition. A Crotone torna la Street-Art

Random Collective-Pugatory Edition. A Crotone torna la Street-Art

La festa della Madonna è inscritta nel patrimonio storico e sociale di Crotone. E’ la festa dei crotonesi, che sancisce un legame atavico con il territorio e carico di significati affettivi. Ogni anno s’invoca la grazia della Vergine Maria su una città che non può più contare nemmeno sull’istituzione della chiesa per sperare di ottenere un briciolo di misericordia.
“Proteggi sti ragazzi” è quanto si legge sui tradizionali bigliettini lanciati – così come si fa dai balconi il sabato mariano- all’ingresso di Random 1.5-Purgatory Edition: una tre giorni artistica realizzata nell’ex-Chiesa di Santa Margherita del Purgatorio. I santini in questione sono stati disegnati da un collettivo di cinque giovani che hanno già avuto modo di farsi conoscere a Natale nella Torre Aiutante del Castello. Una prima edizione in cui a emergere è stato il desiderio d’insediarsi in luoghi storici della città dove poter costruire dei ponti che avvicinino l’antico e il moderno. Insomma, in tal caso uno spirito mariano 2.0 che affiancherà gli oramai consueti festeggiamenti dal 19 maggio al 21.
“Abbiamo voluto creare, questa volta, una contaminazione tra sacro e profano” afferma Armando Truglio, uno dei cinque writer e direttore artistico dell’evento il quale preannuncia già una terza performance targata Random per agosto 2017. All’esterno dell’ex edificio ecclesiastico è possibile visionare tra i vicoli del centro storico installazioni di poster art, tra cui alcune opere di Soco, un gruppo composto da tre designers con base nel quartiere parigino Colonel Fabien.
All’interno, invece, è prevista una performance di live painting e un’esposizione personale. Desta subito attenzione una gigantesca opera calligrafica di Francesco Calendini posta all’entrata, ispirata alla Divina Commedia. Notevoli anche i lavori di Basic, Writer e Street Artist attivo fin dall’inizio degli anni Novanta. I suoi lavori si focalizzano sulla gestualità delle mani prendendo in prestito tratti distintivi della cultura popolare, dell’immaginario religioso e del simbolismo. Alla fine del secolo scorso Aelle, storica rivista italiana specializzata lo ha nominato uno dei tre più influenti writer italiani. Ha esposto le sue produzioni anche a San Francisco, Los Angeles, Londra, Berlino e Milano.
A dispetto del suo nome, “Random” ha scelto non a caso di esporre nel centro storico di Crotone, perché è qui che nasce il culto mariano, espressione icastica di una religiosità popolare in cui si sovrappongono strati d’arte e musicalità, preghiera e letteratura.

Giuseppe Frandina

Giuseppe