L’ Associazione Regionale Allevatori a Petilia per discutere di problemi atavici e potenzialità del settore

L’ Associazione Regionale Allevatori a Petilia per discutere di problemi atavici e potenzialità del settore

Nel pomeriggio di ieri l’ ARA l’ associazione regionale allevatori, si è riunita nella biblioteca comunale di Petilia Policastro, per discutere delle problematiche che incidono fortemente sull’ andamento della zootecnia calabrese in generale e nello specifico su quella dell’ Alto Marchesato Crotonese. All’ assemblea hanno partecipato Raffaele Portaro presidente regionale degli allevatori, il direttore dell’ Ara Piero Maffei , Santo Scalise in qualità di consigliere del consorzio di bonifica,Michele Colucci consigliere dell’ Ara, Francesco Colucci direttore Apa per la provincia di Crotone.Accolti dal Sindaco Amedeo Nicolazzi e dall’ assessore all’ agricoltura Vincenzo Ierardi ,dopo i saluti istituzionali , gli allevatori hanno chiesto al Sindaco di recepire il regolamento regionale della fida pascoli attraverso una delibera del consiglio comunale che stabilisca un regolamento comunale per l’ affidamento dei pascoli,stabilendo altresi’ il prezzo da corrispondere al Comune per ottenere l’ affidamento di questi terreni utili per la transumanza . Il sindaco e l’ assessore Ierardi hanno rassicurato gli allevatori ed i loro rappresentanti che nel prossimo consiglio la delibera sarà portata in giunta per l’ approvazione del regolamento, e gli allevatori hanno chiesto che ciò avvenga prima della metà di maggio perchè per il quindici maggio è prevista la scadenza delle domande Pac 2017.Il presidente Portaro ha poi ha illustrato gli altri punti all’ ordine del giorno che hanno riguardato il ruolo delle OP, i pagamenti delle annate pregresse ancora sospesi , i prezzi di mercato per quanto riguarda le carni ed il latte che si producono negli allevamenti calabresi.Portaro soffermandosi sulle due OP calabresi ha sottolineato come queste non svolgano il ruolo che sono chiamate a rispettare e che si lega fortemente ai problemi atavici del settore perchè le OP sono nate per promuovere il prodotto degli allevamenti calabresi e se il mercato continua al ribasso sia per le carni che per il latte ciò vuol dire che la carne podolica ad esempio non è stata ben presentata ai mercati. Un ulteriore problema è quello tipico di ogni settore agricolo calabrese l’ incapacità del settore di aggregare l’ offerta riuscendo a portare sul mercato prodotti con gli stessi prezzi e di conseguenza soggetti a forti speculazioni da parte degli intermediari.Secondo Portaro gli allevatori devono diventare imprenditori agricoli perchè l’ evoluzione del settore pretende degli operatori altamente qualificati.Tutta l’ assemblea ha concordato sul fatto che le peculiarità degli allevamenti podolici dell’ Alto Marchesato Crotonese deve e può essere il volano per creare surplus e vantaggio competitivo all’ interno della zootecnia italiana.Numerosi e importanti gli interventi dell’ associati e tra questi quello di Luigi Paterino allevatore ovocaprino che non vede un futuro roseo per il comparto in quanto tra mancati pagamenti Pac, prezzi di vendita dei prodotti aziendali stracciati, a stento le aziende riescono a sopravvivere e soprattutto si indigna quando vede giovani cimentarsi nella zootecnia , perchè cosi si precludono un futuro migliore.L’ Ara raccogliendo le proposte avanzate si dice fiduciosa nel risolvere in questo triennio di mandato due punti fondamentali la commercializzazione dei prodotti ed i pagamenti comunitari che ogni anno risultano puntualmente bloccati per anomalie create sul sistema Sian.

Giuseppe Frandina

Giuseppe