Ambiente

“Un vile atto nei confronti di un inerme albero, nei confronti della nostra comunità”: l’appello di Legambiente

L’associazione invita i cittadini, la società civile, le istituzioni a condannare l’accaduto, a fare fronte comune con le forze dell’ordine per rafforzare la legalità.

Il Circolo Legambiente “Valle Tacina” di Petilia Policastro condanna il recente taglio vandalico di un albero di faggio, in loc. Musco di Petilia Policastro.  Un vile attacco ad un inerme albero, un imponente esemplare, tra i più belli lungo la strada di collegamento con il villaggio Principe.

Nel novembre del 2012, nei giorni della “Festa dell’albero”, In una delle zone più belle della Calabria, del Parco Nazionale della Sila, nei pressi del Villaggio Principe, 35 piante di pino laricio vennero “brutalmente” tagliate da ignoti, seguirono negli anni altri scempi, associati ad incendi dolosi. Un altro incendio doloso, in queste ore, sempre nella stessa area. Un ulteriore segnale inquietante, sempre più un atteggiamento, preoccupante, di sfida.

L’associazione, più volte, ha condannato questi atti criminali, e “stigmatizza coloro che si sono resi rei di un simile reato che denotano il disprezzo per la propria terra ed il futuro dei propri figli. Queste persone vanno individuate e consegnate alla giustizia: noi ci costituiremo parte civile a salvaguardia delle bellezze del nostro territorio”.

I cittadini del Parco della Sila devono mobilitarsi, c’è troppa indifferenza o addirittura tolleranza, insieme agli amministratori, alle forze dell’ordine, a tutti quelli che hanno a cuore le sorti della propria terra, a schierarsi in una battaglia di civiltà e di legalità.

Un bel esemplare di faggio (Fagus selvatica), di circa 60/70 anni, spettacolare per il giallo delle sue foglie autunnali, non a caso è stato individuato per compiere questo atto di crudeltà. 

Ogni albero abbattuto crea problemi all’ecosistema, alla natura, noi “siamo” natura e con essa dobbiamo convivere in equilibrio.

“Ogni albero racchiude una storia, un mistero, una memoria del passato. E offre ispirazione e creatività a quanti sappiano guardarlo con occhio giovane, libero e aperto” (L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono). 

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