Radio Argo va in scena a Santa Severina: Spettacolo del Liceo classico

Martedì 10 presso la Piazzetta delle Muse a Santa Severina gli studenti del Liceo Classico “D. Borrelli” metteranno in scena Radio Argo, riadattamento del testo di Igor Esposito ispirato all’Orestea di Eschilo. Il progetto, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa del liceo, è stato curato quest’anno da un team di docenti composto dai proff. Cesare Lamanna, Maria Paparo e Maria Concetta Ammirati. La regia è del regista e attore Carlo Gallo. Come si l gge nella nota stampa della scuola “Nel fluire ininterrotto della storia, vi sono voci che si levano oltre il tempo, voci che non si rassegnano all’oblio e che, attraverso la potenza del mito, si fanno eco della condizione umana. Radio Argo è un’opera che sfida le convenzioni della narrazione teatrale, immergendo lo spettatore in un’esperienza di parola e suono, di carne e memoria, di profezia e condanna. Ispirandosi al mito classico e rivestendolo di una modernità implacabile, lo spettacolo assume la forma di una cronaca radiofonica che squarcia il velo del tempo. La voce del radiocronista diventa un ponte tra il passato e il presente, rievocando la sanguinosa epopea della casa degli Atridi con un linguaggio che mescola lirismo e crudezza, ironia e tragedia. Lo spettatore è trascinato in un vortice di metamorfosi: le figure di Ifigenia, Agamennone, Clitennestra, Egisto, Oreste e Cassandra si materializzano e si dissolvono in un continuo gioco di sovrapposizioni e contrasti. La parola si fa corpo, il corpo si fa eco di un destino ineluttabile. La musica, evocata e citata, amplifica il pathos e introduce nel mito e nella storia il battito incessante della contemporaneità. Attraverso un linguaggio potente e visionario, Radio Argo non si limita a raccontare il passato, ma interroga il presente. Cosa resta della giustizia quando è fondata sulla vendetta? Quale destino attende chi trasforma il dolore in potere? E soprattutto, fino a che punto possiamo illuderci di essere liberi, quando la voce del fato risuona, implacabile, sopra ogni nostro gesto?”.