Al Borrelli cerimonia per la consegna degli attestati del Percorso Biologia con Curvatura Biomedica

Al Borrelli cerimonia per la consegna degli attestati del Percorso Biologia con Curvatura Biomedica

Mercoledì 30 presso il Liceo Classico “D. Borrelli” di Santa Severina ha avuto luogo la cerimonia di consegna degli attestati del Percorso Biologia con Curvatura Biomedica –
Triennio 2018/2021.
È terminato infatti, proprio quest’anno il primo triennio del Progetto ministeriale “Biologia con
Curvatura Biomedica” per i ragazzi delle quinte del Liceo Borrelli, progetto ideato dalla scuola
capofila Liceo Scientifico Da Vinci di Reggio Calabria, che vede la cooperazione fra scuola e Ordine dei Medici.
L’incontro conclusivo, ha visto la partecipazione degli studenti delle classi V A e B che hanno aderito al potenziamento, della docente referente professoressa T. Amoruso, della dirigente scolastica dott.ssa A. Ferrazzo, del referente dell’Ordine dei Medici di Crotone per il Liceo “D. Borrelli” dott. Pasquale Talerico e del dott. Salvatore Lucio Giordano.
Si è trattato di un momento di ‘festa’ di comunità per fare il bilancio conclusivo del percorso e nello
stesso tempo per ringraziare tutti i medici dell’Ordine di Crotone e i medici ex borrelliani che hanno
sostenuto con forza il progetto in questi tre anni.
L’indirizzo Biologia con curvatura biomedica è un percorso certamente impegnativo poiché
comporta un supplemento di studio serio e continuativo, oltre a 150 ore di lezione in più declinate
nel triennio, ma è anche una sfida molto interessante perché dà modo agli alunni di incontrare
professionisti appassionati che trasmettono l’orgoglio di appartenere alla classe medica ed è
corredato da attività laboratoriali svolte presso strutture ospedaliere della provincia.
“È stato un cammino difficile, e per gli orari e le lezioni pomeridiane, e per gli argomenti e la
preparazione ai test di verifica” – ha dichiarato Maria Grazia studentessa neodiplomata a pieni voti
al Borrelli – “Certo, all’inizio eravamo un po’ scettici, non avevamo ben in mente cosa questo
percorso ci avrebbe potuto dare e cosa ci avrebbe chiesto in cambio. Ora lo sappiamo, siamo più
che consapevoli di essere stati fortunati, abbiamo avuto un’opportunità di crescita umana e
culturale unica, l’opportunità di misurarci con realtà molto particolari e varie, l’opportunità che
sicuramente porteremo con noi e che ci aiuterà ad affrontare con animo diverso le scelte che
riguardano il nostro futuro”.
“Quello che abbiamo imparato in questi mesi è la curiosità di indagare e conoscere l’essere
umano in tutte le sue componenti mentali e fisiche, curiosità che appartiene a chi sceglie di faremedicina. – Queste le parole di Melania, anche lei neodiplomata al Borrelli a pieni voti – La scelta di
un giovane dipende dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande
maestro diceva Rita Levi-Montalcini e noi siamo stati Fortunati. Fortunati perché la scuola che
frequentiamo ci ha offerto questa grande opportunità e Fortunati perché abbiamo trovato dei
grandi maestri”.
Per chi abita in città, la possibilità di seguire le proprie curiosità culturali, di ampliare i propri
orizzonti, sono notevolmente favorite, le scuole di provincia invece, vivono grazie alle pratiche
virtuose, grazie alla collaborazione e all’interazione tra le varie componenti sociali e a noi non resta
che apprezzare lo sforzo di quanti hanno fatto sì che anche noi godessimo di questo tipo di
formazione.
“La scuola contribuisce, in misura determinante, a far crescere le personalità, a radicare valori, a
definire e consolidare speranze, a mettere alla prova intelligenza, socialità, creatività. Vi si prepara
il domani della nostra civiltà e della nostra democrazia. A scuola si disegna il futuro.
È questa l’essenza del mondo della scuola. La scuola non riguarda soltanto noi ragazzi, i docenti e i
genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura
e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale.
Per questo ogni sforzo compiuto, ogni risorsa impiegata per migliorare l’istruzione e la formazione
rappresenta un capitale che cresce negli anni e che moltiplica i suoi effetti. Non dobbiamo mai
smettere di chiederci in che modo sia possibile investire di più, e sempre meglio, nella scuola. Un
Paese che pensa al futuro diventa più forte per questa stessa capacità”. Sono queste le parole
pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella in occasione dell’inaugurazione dell’a. s.
2017/2018 e che noi facciamo nostre, augurandoci che convenienze, particolarismi e, talvolta anche
strumentalità, non frenino la volontà di crescita di un territorio martoriato già da troppe ‘assenze’.

Redazione Il Petilino

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