Il Catanzaro batte il Messina in un Ceravolo desolatamente vuoto

Il Catanzaro batte il Messina in un Ceravolo desolatamente vuoto

Voglio iniziare partendo dalla immagine più bella che appartiene al dopo partita: il Presidente Cosentino e la squadra escono fuori dal “Ceravolo” per festeggiare la vittoria, insieme ai trecento tifosi che per 94 minuti, fuori dai cancelli, hanno intonato cori di sostegno e di incitamento per le Aquile giallorosse.
Questa sera il Catanzaro ha battuto meritatamente non solo la vice capolista Messina, ma anche la insensata e ridicola decisione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive; una decisione drastica che testimonia la stoltezza e la incapacità degli organi preposti a leggere correttamente i fatti e ad adottare le soluzioni meno dannose.
Lo scorso anno contro il Lamezia, questo anno contro il Messina. La linea tracciata è sempre la stessa ovvero un forte accanimento istituzionale contro la Società e la impareggiabile tifoseria giallorossa, umiliata da un divieto punitivo adottato nel nome “della sicurezza e dell’ordine pubblico”, per la cui tutela sarebbe stato sufficiente, a mio umile parere, vietare la trasferta ai tifosi messinesi.
L’odore di bruciato è forte, e spinto dal vento, sale sui tre colli catanzaresi provocando danni economici e calpestando storia e tradizione calcistica. Chi di dovere intervenga subito e chi è incapace a gestire una partita di terza serie si dimetta immediatamente.
Tornando alla partita, è inutile dire che il gol del gigante buono Davide Moi, al 56’, abbia aperto nuove prospettive e riavvicinato al Presidente i tifosi che ieri sera hanno ripetutamente intonato il coro “la nostra passione non finirà mai, per questo cantiamo per te”… In perfetta sintonia con lo striscione, appeso dagli ultras fuori dallo stadio, che recitava “i vostri divieti non fermeranno la nostra passione”… Proprio quella passione che non merita ulteriori ed inammissibili mortificazioni.

Giuseppe Frandina

Giuseppe