Due condanne dal processo per la morte di Pietro Mirabelli

Due condanne dal processo per la morte di Pietro Mirabelli

Due condanne per omicidio colposo per la morte di Pietro Mirabelli, minatore e sindacalista di Pagliarelle, morto il 22 settembre del 2010 per il crollo di una parete rocciosa in un cantiere in Svizzera.

La Corte delle Assise correzionali di Lugano, presieduta dal Giudice Mauro Ermani, ha condannato Christian Bellinato perché in qualità di ingegnere responsabile della sicurezza sul cantiere, ha “omesso negligentemente i propri doveri, e concorso a cagionare la morte di Pietro Mirabelli”. 

Il Tribunale ha condannato anche Domenico Antonio Carlomagnocapo-sciolta responsabile della squadra di cui faceva parte il minatore petilino, oltre che del rispetto delle misure di sicurezza durante i lavori di scavo. Secondo il Giudice Ermani Carlomagno avrebbe ,concorso a cagionare la morte dell’uomo,durante i lavori di scavo dove una lastra di roccia staccatasi da un’altezza di sette metri colpi il minatore.

Pietro Mirabelli, è stato il simbolo delle lotte per i diritti dei lavoratori, ha voluto con forza e determinazione prima costituire l’ associazione dei Minatori di Pagliarelle di cui era il presidente e poi far erigere la statua del minatore nella piazza dei caduti sul lavoro, nella frazione petilina divenuta oggi Borgo dei Minatori grazie all’ amministrazione comunale guidata da Nicolazzi. Pietro Mirabelli è morto facendo uno dei lavori più duri del mondo, denunciando sempre le ingiustizie e le cose che andavano fatte per tutelare la vita dei minatori. Pietro era il simbolo del Sud e di Petilia Policastro dedito anche ai lavori più duri, ma che non sopportava le ingiustizie, specie se fatte sulla pelle dei lavoratori.

Giuseppe Frandina

Giuseppe