Carmine Mangano da candidato a sindaco chiede l’aiuto di tutti e l’abbandono di logiche faziose

Carmine Mangano da candidato a sindaco chiede l’aiuto di tutti e l’abbandono di logiche faziose

Carmine Mangano, candidato a sindaco nel comune di Petilia Policastro per le prossime elezioni, ha scritto una lettera aperta a tutti i concittadini per chiedere un maggiore coinvolgimento alla vita politica per il bene collettivo e cercando di superare le faziosità.
“Da quando la mia passione politica e il mio attaccamento al territorio mi hanno spinto a candidarmi a Sindaco del nostro amato paese, mi sono preoccupato di avviare una serie di incontri soprattutto con gruppi di persone notoriamente non appartenenti a partiti politici, ma che hanno a cuore il bene di Petilia.
Ciò in quanto ho sempre ritenuto che indipendentemente da quello che vorrebbero i “soliti addetti ai lavori” è di fondamentale importanza, nell’elaborare un progetto di governo, ascoltare con attenzione cosa pensano i cittadini comuni, che liberi da condizionamenti ideologici, sono in questo particolare momento storico gli unici in grado di offrire spunti di riflessioni e utili suggerimenti per l’organizzazione e la gestione della cosa pubblica, in funzione della risoluzione dei tanti problemi e degli innumerevoli bisogni della nostra comunità .
Non vi nascondo che a distanza di qualche mese il quadro che ne è venuto fuori è di una drammaticità estrema, per alcuni versi allarmante!
Sicuramente la crisi economica che stiamo vivendo a livello nazionale ha contribuito a determinare tale situazione. Tuttavia, il comune sentimento di rassegnazione, la mancanza di serenità collettiva, la disgregazione sociale, la crisi morale e più in generale la perdita di speranza verso il futuro, non sono il frutto della crisi economica, ma in quanto nostre “specificità” sono le conseguenze di un modo, diciamo così, “anomalo” di intendere e gestire la vita amministrativa che non ha precedenti nella storia del nostro paese.
Nella convinzione che un uomo solo al comando, in un territorio complesso come il nostro, più che risollevarne le sorti ha solo determinato l’oblio di Petilia, ritengo sia arrivato il momento di abbandonare le attuali logiche e intraprendere un nuovo percorso condiviso.
Per questo motivo sono qui a chiedere pubblicamente, al di là degli steccati ideologici, la collaborazione di ogni singolo cittadino, della società civile e di quelle forze politiche sane che hanno quale unico interesse la sorte del nostro territorio e delle persone che quotidianamente lo vivono.
Oggi più che mai abbiamo bisogno della saggia esperienza di quelle persone portatrici di principi sani, così come è di fondamentale importanza l’entusiasmo dei giovani. Serve uno scatto di orgoglio della società civile, così come è necessario il contributo delle forze politiche rappresentative di interessi collettivi e non di parte. Ritengo a questo proposito che bisogna abbandonare logiche spartitorie e faziosità già ampiamente esplorate e vissute, nella consapevolezza che c’è poco da spartirsi e che la faziosità deve lasciare spazio alla trasparenza.
Da parte mia sono pronto a rimboccarmi le maniche e lavorare, lavorare e lavorare insieme a chi, con senso di maturità, onestà e umiltà vorrà condividere questo percorso e ridare una speranza alla nostra comunità”.

Giuseppe Frandina

Giuseppe