Storie mai cuntate: il nuovo lavoro degli Hantura

Storie mai cuntate: il nuovo lavoro degli Hantura

L’ultima fatica discografica degli Hantura dal titolo “Storie mai cuntate”, è stata portata finalmente a termine ed uscirà ufficialmente sul mercato discografico sabato 30 maggio 2015. La data di uscita è emblematica perché coincide con l’inizio del tour 2015 che prenderà il via proprio dalla provincia crotonese, luogo di origine della band (Petilia Policastro). Le prime due tappe calabresi saranno Strongoli e Roccabernarda (a conclusione dei solenni festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola). I tanti fans del gruppo avranno così la possibilità di ascoltare, in assoluta anteprima, questo nuovo lavoro della band Petilina che ormai, dopo i precedenti successi, si è ritagliata una fetta importante nel panorama etnopop calabrese. “Storie mai cuntate”, rappresenta un convinto ed innovativo ritorno al passato e richiama alla mente quelle storie tralasciate, spesso dimenticate e a volte cadute nell’oblio della memoria e dei tempi che furono. Già dalla copertina del cd, curata minuziosamente da Francesco Sisca fotografo e grafico in collaborazione con Emanuele Lepera, è possibile immaginare quale sarà l’ambientazione ed il leitmotiv di tutta l’opera discografica; valige di cartone usate dai tanti migranti calabresi ed arnesi per la lavorazione dei campi faranno da cornice a storie di innamoramenti ed anche ad episodi di cruenta violenza paesana e ci accompagneranno in un percorso difficile qual è stato quello vissuto subito dopo il dopoguerra. Storie mai cuntate è il racconto di innamoramenti ormai divenuti disavvezzi nei quali l’innamorato tentava fino allo sfinimento, consumando metaforicamente le scarpe, di avere il si dell’innamorata. Storie mai cuntate è il racconto dell’asprezza contadina della terra del Sud, amara e bella che si esplica in un rifacimento emozionante di “Amara Terra mia” di Domenico Modugno. Storie mai cuntate è un susseguirsi di forti emozioni che si rivivono nelle descrizioni di vita paesana e di racconti mai sopiti che omaggiano la luna affinché sia, al tempo stesso, foriera di positività e felicità. Storie mai cuntate è il racconto tragico dei tristi fatti del 13 Aprile 1947; fatti dimenticati e storie non conosciute che però fanno parte della memoria storica di un popolo. È un omaggio a due petilini inermi, Franco Mascaro di professione spazzino e Isabella Carvelli, contadina venticinquenne che vennero freddati durante una manifestazione di rivendicazione delle terre, che anticipò i fatti di Fragalà in agro di Melissa. Storie mai cuntate è il racconto delle bellezze dei luoghi, delle donne calabresi e soprattutto della definizione giocosa del popolo petilino, quale popolo da sempre scherzoso e affabile con tutti. Storie mai cuntate è l’incontro tra due mondi diversi, tra due diverse entità territoriali, tra due diversi modi di concepire la calabresità, tra due paesaggi che rappresentano il connubio ideale, il mare e i monti, che si esplica in “Sciruaccu” e “Tramuntena” scritta dal poeta isolitano Filippo Scalzi.
Storie mai cuntate è infine il ritratto di un giorno che termina e mentre scende la sera ognuno traccia un resoconto della vita quotidiana trascorsa; dai bambini stanchi dopo una giornata intenti a rincorrere u strummulu (gioco ormai misconosciuto ai più) e per finire agli anziani che riflettono sul calar della sera pensando di aver rubato un giorno in più alla vita terrena. Undici tracce in cui il sound Hantura raggiunge una maturità qualitativa di suoni e arrangiamenti tutti interamente realizzati dal gruppo. Accanto alla rivisitazione di brani quali “Amara terra mia” e brani tradizionali quali “Cioparella”, “A Palummeddra”, “Vitti tre rose”, “Scinna ra sira”, vi sono i brani scritti da Mario Carvelli con la collaborazione di Giacinto Massimo Carvelli e musicati da Mario e Gino Carvelli e Renato Caruso, che ritorna a collaborare con gli Hantura.
In storie mai cuntate che è stato registrato presso lo “Studio Cab” del petilino Domenico Scordamaglia e da Fortunato Serranò presso “PFL Recording Studio” di Reggio Calabria, artefice anche del mixaggio e della finalizzazione, trovano spazio le collaborazioni di musicisti quali Renato Caruso, Raffaele Rizza, Maria Riccio, Domenico Scordamaglia e Antonio Scordamaglia.
Prodotto da Hantura e Dialetnica, sarà distribuito da “Elca Sound” di Natale Centofanti. Ora non ci rimane che attendere il racconto di queste storie mai cuntate per indicare ai più la strada delle emozioni, la strada della nostra storia, la strada della nostra cultura.

Giuseppe Frandina

Giuseppe