I militari della stazione CC forestale Cirò durante un servizio di controllo dell’attività venatoria hanno scorto un cacciatore con il fucile in spalla nella località Pittaffo. L’uomo si era rapidamente sottratto allo loro vista, ma è stato ugualmente raggiunto e fermato dai due militari.
Nel corso degli accertamenti il cacciatore ha dichiarato che l’arma era senza riduttore, il dispositivo che si pone all’interno delle armi a ripetizione e semiautomatiche per limitare il numero delle cartucce a due, così come è sancito dalla normativa vigente. Ai militari non è rimasto altro che procedere al sequestro dell’arma e del suo munizionamento, per interrompere l’esercizio illegale della caccia.
L’uomo, un cacciatore cinquantaseienne originario del Crotonese ma residente a Cariati (CS), è stato deferito alla Procura della Repubblica per la violazione della legge 157/1992 recante Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
Il prelievo della fauna selvatica eseguito dai cacciatori, congiuntamente alla diminuzione dell’estensione del loro habitat, ha avuto un forte impatto sugli animali, la cui presenza si va sempre più rarefacendo nei nostri ambienti. Per tali motivi si assiste ormai ad una nuova sensibilità da parte di fasce sempre più ampie di cittadini, interessati ai temi della biodiversità e della sostenibilità. Si osserva, inoltre, una maggiore attenzione per gli animali, intesi come esseri senzienti.
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