In ricordo del Carabiniere Mauro Celegato

In ricordo del Carabiniere Mauro Celegato

Venerdì 29 novembre, nella chiesa di San Francesco, ad un mese esatto dal terribile incidente automobilistico in cui ha perso la vita, il Brigadiere dei Carabinieri Mauro Celegato è stato ricordato, con la celebrazione di una S. Messa, dai colleghi, dai familiari e dai numerosi e sinceri amici petilini a cui era riuscito a legarsi durante il suo servizio, in forza al reparto Radiomobile della Compagnia Carabinieri della nostra città.

“Mauro”, come semplicemente e affettuosamente ormai era conosciuto da tutti a Petilia, si è sempre distinto per la grande passione con cui ha vissuto il suo lavoro e per l’attenzione che ha saputo rivolgere a chi incontrava in difficoltà, fondando tra l’altro un’associazione di volontariato, distintasi soprattutto nell’aiuto concreto ed efficace in occasione del terremoto dell’Abbruzzo del 2009 e nell’acquisto di un’ambulanza completa di defribillatore e varie altre attrezzature di primo soccorso, donata a un ospedale di Vinica in Macedonia, dove il Carabiniere aveva prestato servizio durante una delle sue missioni all’estero.

Nel corso della celebrazione, il parroco Padre Salvatore Cimino, dopo aver sottolineato l’abnegazione con cui i Carabinieri presenti sul nostro territorio svolgono il loro lavoro attraverso un servizio generoso, discreto e concreto volto alla tutela della legalità, mettendo in risalto il carattere generoso e altruistico del Brigadiere Celegato e la sua capacità naturale di intessere rapporti di sincera amicizia, ha invitato i numerosi presenti a realizzare un gesto concreto di solidarietà nei confronti dei più bisognosi: le offerte raccolte durante la Messa (pari a 253 euro) sono state devolute alla raccolta del Banco Alimentare del giorno dopo. Con la somma sono stati acquistati così generi alimentari per bambini che allieteranno e renderanno meno difficile il Natale di tante famiglie povere che vivono a Petilia. “La generosità di Mauro e il suo altruismo – ha concluso il Sacerdote – potranno così continuare a vivere, se coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo sapranno rendere presente il nostro amico Carabiniere in qualsiasi gesto concreto di solidarietà e di attenzione nei confronti dei più piccoli, dei più deboli e dei più poveri”.
(Sul numero cartaceo di Dicembre potete leggere una lettera scritta al Carabiniere scomparso)

Giuseppe Frandina

Giuseppe