Festa dei Minatori a Pagliarelle, oggi il convegno della Cgil

Iniziata la due giorni nel Borgo dei Minatori per la festa a loro dedicata ed organizzata dall’ associazione dei Minatori di Pagliarelle.
Nel pomeriggio della prima giornata si è tenuto un entusiasmante dibattito tra gli intervenuti durante il convegno organizzato dalla Fillea Cgil dal tema Sicurezza ed igiene del luogo di lavoro, ma si è parlato anche del disagio delle donne dei Minatori costrette a vivere una vita al cardiopalma avendo sempre paura del telefono che squilla aspettandosi qualche brutta notizia e che si sostituiscono al ruolo di padre nella crescita dei figli.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi , emozionante è stato il ricordo da parte del figlio Gabriele del padre Pietro Mirabelli Minatore e sindacalista sempre al fianco dei lavoratori e purtroppo anche lui vittima di un incidente nel posto di lavoro. Pietro costituì l’ associazione dei minatori, fece ergere il monumento dedicato ai Minatori e fece intitolare la piazza che la ospita ai caduti sul lavoro. A seguire l’ intervento di Raffaele Falbo segretario generale della Camera del lavoro di Crotone il quale ha rimarcato il ruolo decisivo dei sindacati per ciò che riguarda la sicurezza e l’igiene sul luogo di lavoro.Tutti gli interventi successivi, dal direttore regionale del patronato Inca Cgil Giovanni Aristippo, al segretario regionale della Fillea Cgil Luigi Veraldi , al medico per le malattie professionali dell’ Inca Cgil di Crotone Alberto Caligiuri, al geometra ex direttore dei cantieri impresa Impregilo Antonio Garofalo, al segretario nazionale della Fillea Cgil Antonio Di Franco, alla sindaca di Parenti Donatella Deposito hanno avuto un solo filo comune: quello di battersi per far riconoscere sempre più diritti ai lavoratori ed in particolare ai Minatori per via del rischioso lavoro esposto a rischi non sempre preventivabili e molto usurante a livello fisico e che dovrebbe essere quindi privilegiato a livello pensionistico, lavoro che ad oggi non viene tutelato. Si è concluso il dibattito sottolineando che solo riducendo i rischi sul lavoro si possono evitare ulteriori tragedie e per raggiungere questo obiettivo ognuno deve fare la propria parte.
Molto toccanti sono state le lettere ricevute sul palco da parte di una figlia di un minatore e un altra da parte di un lavoratore che descrive nei particolari che vita svolgono ogni giorno lontano da casa. A fine convegno la solenne messa in memoria di tutte le vittime sul lavoro e la deposizione di una corona sul monumento dei Minatori.

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