Attualità

Coronavirus non ferma I. C. Karol Wojtyla, didattica a distanza a Isola

“Da qualche giorno, e almeno fino al 15 Marzo, i banchi delle scuole di tutta Italia resteranno vuoti. Nelle aule si avverte un clima surreale, un silenzio atipico per una scuola, dove, generalmente, si respira un’atmosfera frizzante. Ancora non si sa per quanto tempo si protrarrà questa situazione ma sicuramente bisogna rimboccarsi le maniche e marciare tutti verso la stessa direzione”. È questo il messaggio che ha trasmesso la dott.ssa Simona Prochilo, Dirigente Scolastico dell’istituto Comprensivo Karol Wojtyla di Isola di Capo Rizzuto, che, coadiuvata da un corpo docenti giovane, dinamico e professionalmente all’avanguardia, ha predisposto percorsi di Didattica a Distanza attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali, classi virtuali e video lezioni; metodologie didattiche nuove che consentiranno ai docenti di proseguire l’azione didattica e far sentire la loro vicinanza agli alunni e alle famiglie che, con difficoltà stanno cercando di organizzare la permanenza a casa dei loro figli, mentre regolarmente devono recarsi a lavoro. 

La Dirigente Prochilo ha indirizzato, anche, una lettera a tutti gli studenti della sua scuola per rassicurarli sulla presenza, anche a distanza, dei loro docenti ribadendo che, anche se insegnare è un’esperienza che non può essere fatta a distanza, in questo momento sfruttare le nuove tecnologie, che solitamente vengono considerate una necessità per innovare la didattica, è un bisogno per scuola e famiglia in quanto consentono di rimanere in contatto e dare continuità all’azione educativa. In questa situazione di emergenza, sostiene la Dirigente, deve essere rafforzata ancora di più la collaborazione con le famiglie in vista di quella corresponsabilità educativa che deve contraddistinguere sempre il rapporto tra le due istituzioni. Nella lettera chiede impegno e pazienza alle famiglie e afferma, fortemente, la necessità che sia la scuola ad adeguarsi alle famiglie, e non viceversa. La scuola non può prescindere, neanche in questa situazione di emergenza, dall’obbligo di differenziare le azioni da mettere in campo a seconda delle peculiarità e delle caratteristiche di alunni e famiglie, tenendo in debito conto quelle situazioni di difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie per mancanza di competenze ed anche per motivi di natura economica.

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