Abolizione voucher e Responsabilità solidale negli appalti: l’11 febbraio il via alla campagna referendaria indetta dalla Cgil

Abolizione voucher e Responsabilità solidale negli appalti: l’11 febbraio il via alla campagna referendaria indetta dalla Cgil

Estate 2014. Un’estate come tante altre, in cui i ragazzi in età scolare scelgono di trovare un lavoretto che consenta loro di racimolare una paghetta settimanale e giovani adulti che- alle prese con una perdurante disoccupazione- decidono di fare affidamento almeno al settore turistico per cercare semplicemente di vivere, considerato che durante l’anno lo stipendio appare un miraggio. Sono bagnini, addetti all’animazione e al bar: tutti impiegati nello stesso villaggio turistico e tutti rigorosamente retribuiti con i buoni lavoro ossia i c.d. voucher introdotti dalla Legge Biagi nel 2003.
La questione è che non si tratta di prestazioni occasionali, ma di veri e propri rapporti di lavoro della durata di 3/4 mesi. E’ gente costretta a mentire in caso di verifiche ispettive, obbligata a dire: “Sono qui solo oggi”. Si sa, in tempi di crisi si accetta ogni proposta, anche lavorare tutti i giorni ed essere retribuiti con i buoni lavoro, i quali, in realtà, dovrebbero disciplinare le prestazioni lavorative occasionali, quelle che non sono appunto regolamentate perché saltuarie. In questi ultimi anni, questa sorta di disciplinamento è diventata prassi, tanto da indurre la Cgil nazionale a raccogliere le firme in tutta Italia per indire un referendum che ripristini le tutele previste dallo Statuto dei lavoratori cancellate con la riforma del Lavoro. Tre milioni e trecento mila firme raccolte in tutta Italia, tre quesiti riguardanti: le modifiche all’articolo 18 sui licenziamenti illegittimi, le regole sui voucher e le limitazioni introdotte sulla responsabilità solidale in materia di appalti. Il referendum dovrebbe svolgersi tra il 15 aprile e il 15 giugno, eccetto elezioni anticipate che rimanderebbero la consultazione referendaria all’anno prossimo. La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili, però, due requisiti su tre, bocciando quello sull’art. 18, giacché ritenuto troppo “propositivo”- quindi, intento a creare una norma ex novo- e poco omogeneo. Per quanto concerne gli altri due, in caso di vittoria del sì, i voucher sarebbero del tutto aboliti e sarebbe reintrodotta la Responsabilità solidale negli appalti.
Il Governo, tuttavia, non ha ancora indetto con decreto il giorno del referendum suscitando l’irritazione dei sindacati. Continua, intanto, la mobilitazione della Cgil calabrese e della sede di Crotone, le quali chiedono alla delegazione regionale di sostenere i referendum sui buoni lavoro e sulle clausole sociali legate agli appalti. In questo rimando nazionale, una sola data certa: l’11 febbraio, così come si legge da una nota della Cgil nazionale, inizierà la campagna elettorale per i 2 sì e in tutte le province saranno inaugurati “uno o più punti di presidio e volantinaggio”, sarà prevista un’adeguata copertura mediatica e la partecipazione di “delegate , delegati, attiviste e attivisti, insieme agli esponenti dell’associazionismo, della ricerca, dell’arte, dello spettacolo, dello sport”.

Giuseppe Frandina

Giuseppe